Muxia

Dopo 3 giorni di cammino da Santiago di Compostela, con una media di circa 30 km al giorno, oltrepassando Olveiroa, si giunge ad un bivio con 2 direzioni da prendere: una per Finisterre e l’altra per Muxia. La nostra scelta è stata quella di dirigerci verso Muxia.

Si attraversano come sempre villaggi, campi di mais, boschi di eucalipto e anche strade carrabili. In questo periodo nei giardini, specialmente a ridosso delle staccionate che delimitano le proprietà dal cammino, sporgono rami carichi di mele di differenti qualità, confessiamo che più di qualcuna ci ha aiutato a darci un po’ di energia per proseguire. Le tappe sono lunghe e non sempre si trovano bar aperti o fontane al bisogno.

Questa parte occidentale della costa che abbiamo raggiunto è definita anche “Costa da Morte”. A causa della sua conformazione rocciosa e della forza delle correnti questo luogo è stato in passato e di recente oggetto di numerosi naufragi come quello della petroliera Prestige. In ricordo di questo evento è stato eretto un monumento chiamato “la Herida”, situato proprio vicino al paletto Km 0.

Vicino a questo monumento sorge il Santuario della Vergine della Barca e l’ambiente è reso più suggestivo da delle enormi pietre, levigate e arrotondate dal movimento incessante del vento e dell’acqua.

Chiamate “Las pedras santas” sono state oggetto di culti pagani. Queste sono particolarmente importanti rispetto ad altre perché oscillano.

Famosa è appunto “La pedra de abalar”. In Galizia si dice che la pietra balla quando vuole, che talvolta non si muove anche se più persone vi salgono sopra, o anche che talvolta balla da sola: questo è un presagio di disgrazie. Sono tante le leggende legate a questo luogo.

Per quanto riguarda il Santuario, le sue origini risalgono al secolo XI.
Secondo la tradizione San Giacomo stava un giorno pregando proprio li affinché le popolazioni di quella zona cessassero di essere ostili alla sua predicazione. Mentre pregava scorse una barca che si avvicinava: a bordo c’era la Madonna che rincuorò l’apostolo dicendogli che le sue preghiere erano state esaudite, che il suo compito in quei luoghi era ormai esaurito e che quindi doveva ritornare a Gerusalemme. La Madonna regalò una sua immagine a San Giacomo che costruì in quel luogo un piccolo altare attorno al quale fu edificato poi il Santuario.

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